Sunday, November 8, 2009

Che succede amico?

La domanda del coniglio della Warner andrebbe posta al vecchio Bernie.

La sua lungimiranza nel gestire il circus della Formula 1 sembra sparita da tempo.

Lo dimostrano le sparate degli ultimi anni e i problemi della Fia connessi all’ormai dimesso Max Mosley.

SI parte dallo scandalo dell’orgia nazista per passare dalla proposta delle medaglie, fino ad arrivare all’esaltazione di Hitler e persino a definire la morte di Senna una manna dal cielo.

Ormai la formula 1 è veramente un circo, ma nel senso negativo, molto negativo.

E a farne le spese purtroppo sono, oltre agli spettatori, i lavoratori del settore.

Anche la Toyota infatti se ne va, dopo Honda e Bmw anche la più grande (in termini economici) casa automobilistica del mondo lascia le competizioni, causa la crisi mondiale.

Ma soprattutto è il non saper trovare il bandolo della matassa da parte di chi gestisce questo sport che ormai lascia perplessi.

L’anno se n’è andato con gare non certo belle (ma questo non stupisce più), un campione del mondo che definire campione è almeno discutibile, regolamenti praticamente inesistenti e decisioni federali spesso ridicole, per non parlare della continua rincorsa verso nuovi mercati, dell’apertura all’oriente, sponda araba ma non solo, che non guarda certo in faccia la storia di questo sport.

Serve un cambio di rotta, un drastico e repentino cambiamento di principi, ma non credo che Jean Todt sarà il nuovo messia, spero di sbagliarmi di grosso…

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